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Finanza personale 1.0

  • Immagine del redattore: Marco Medri
    Marco Medri
  • 9 set 2022
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 26 ott 2022

Definizione

La finanza personale si occupa della gestione del denaro personale quindi delle entrate e delle uscite. L'obiettivo della finanza personale è quello di avere coscienza e conoscenza del denaro, del proprio denaro! Di quali siano i principali meccanismi che governano l'economia che ci influenzano personalmente.

Step 1: raccolta dati

Il primo passo per una gestione intelligente del proprio patrimonio è la conoscenza delle entrate e delle uscite. Indipendentemente dal fatto che si sia dipendenti, liberi professionisti, ibridi o altro, è fondamentale conoscere entrate ed uscite.

Entrate

Sicuramente per partite iva e liberi professionisti questa parte è ostica, non tutti i mesi sono uguali e nemmeno tutti gli anni. Anche da lavoratore dipendente occorre conoscere la suddivisione in 12-13 o 14 mensilità che significa entrate extra in determinati periodi dell'anno.

Uscite

Tutti le conosciamo vi sono uscite


  • Periodiche o Fisse: tutte quelle spese che ogni settimana/mese/anno dobbiamo affrontare. Mutuo, affitto, bollette, bollo auto, abbonamenti, assicurazioni, alimentari;

  • Variabili: tutte quelle spese che dipendono da noi, dal periodo e da diversi fattori esterni. Pasti fuori, vestiti, divertimenti, acquisti di accessori, eventi, ferie, imprevisti.


Il primo passo è avere i numeri, sapere quanto entra nel conto in banca e quanto esce. Se avete più conti, la cosa diventa leggermente più complessa, ma la filosofia è la stessa, occorre avere i numeri di tutto in bella luce.


Quello che consiglio e che faccio io è appuntare ogni cosa in un'app, scegliete la vostra preferita e poi buttare tutti i dati in un foglio excel.

Iterate questa abitudine nel tempo ed avrete piena coscienza di quello che sta succedendo.

Step 2: analisi e pianificazione

Una volta raccolte tutte le informazioni avete piena padronanza del vostro budget. Con i dati in vostro possesso potete capire cosa stia funzionando e cosa no, dove fare dei tagli, dove concedersi qualcosa e come migliorare la situazione.

Avendo una bella anteprima della vostra situazione diventa più facile pianificare.

He who fails to plan is planning to fail

Wiston Churchill


Pianificare non significa solo una spesa, un mutuo, ma anche investimenti, piani di accumulo, piani pensione, master per la formazione, vacanze.

Prima di arrivare al passo successivo, credo sia necessario dare qualche linea guida, qualche numero di riferimento.

La ripartizione delle spese più nota è 50/30/20


  • 50% per spese essenziali: cure sanitarie, affitto, bollette, spese alimentari;

  • 30% per spese superflue: mangiare fuori, hobby, viaggi, vestiti;

  • 20% risparmi ed investimenti: conto di risparmio, portafoglio di investimenti, fondo di emergenza,


Ripartizione delle proprie spese domestiche
Ripartizione delle proprie spese domestiche


Per quanto mi riguarda, penso che sia necessario fare una scelta più conservativa. e modificare le percentuali.


  • 50% per spese essenziali;

  • 20% per spese superflue;

  • 20% per fondo di emergenza;

  • 10% per investimenti.


NOTA: tengo a ribadire che le percentuali sono relative ad ognuno di noi in funzione della nostra propensione al rischio e delle nostre entrate. Entrate troppo basse, ad esempio, non permettono di investire/cuscinetto di emergenza. Detto ciò, andiamo a vedere più nel dettaglio gli elementi sopra citati.

Fondo di emergenza

Questo fondo rappresenta un tesoretto che abbiamo accantonato e che non dobbiamo mai toccare. Questo non è il gruzzoletto che accumuliamo per la vacanza, per la macchina nuova o altro, è un fondo di emergenza! Ci serve per le emergenze, perdiamo il lavoro, un evento grave, o altro. Se non in casi più unici che rari, non è da intaccare.


Alcune caratteristiche


  • Non facilmente accessibile: idealmente il conto è differente da quello classico, senza carta di credito/debito a portata di mano. Aumentiamo la "difficoltà" ad usarlo;

  • 18 Mesi: dovrebbe includere un ammontare di circa 6-18 mesi di stile di vita. Esempio, se le nostre spese al mese sono di 1.000€ significa avere 6-18.000 €. Questo dipende dalla singola tolleranza allo stress;

  • Automaticità: una volta scelta la cifra da accumulare mese per mese, automatizzare il passaggio dal conto corrente a questo conto. Alcune banche offrono la possibilità di fare bonifici ricorrenti/automatici, questo è il miglior uso che possiamo farne.

  • Entrate Extra: la prima cosa da fare con le entrate extra è quella di aumentare il fondo di emergenza


L'obiettivo per ognuno, è di darlo in eredità ancora intonso

Investimenti

Premessa doverosa; quando investite c'è la possibilità che perdiate tutto, dovete saperlo!

Quello che spesso si legge, infatti, è la seguente affermazione

Devi investire solo quello che sei disposto a perdere

Proseguendo, questo argomento merita una trattazione a parte. Per iper-semplificare quello che io faccio, ma NON sono un consulente finanziario, ergo prendete voi le vostre decisioni in totale autonomia, è la seguente cosa:


  1. Diversificazione: regola numero 1 è quella di ridurre al minimo le perdite. Essenziale è diversificare. Diversificare è complesso, ma con questo termine intendo:

    1. Asset: bond, cash, ETF, Shares, ecc.;

    2. Geografia: paesi emergenti, paesi sviluppati, world, Cina, ecc.;

    3. Settore: tecnologia, farmaceutica, materie prime, ecc..

  2. PAC: piano di accumulo. Decidete una cifra mensile e investite con costanza, sfruttando l'approccio del dollar-cost averaging, sotto nei link un articolo utile.

  3. Attenzione ai costi: attenzione ai costi di gestione dei vostri investimenti, tipicamente le banche hanno costi di gestione molto alti;

  4. Consulenti finanziari dipendenti e indipendenti: il nome descrive già la differenza. Un consulente dipendente tende a favorire il vostro acquisto di prodotti che loro stessi gestiscono, quelli indipendenti non hanno "secondi fini" e guadagnano dai vostri guadagni. Lavorano perché voi guadagnate;

  5. ETF: sono lo strumento più semplice, con un costo basso. Esistono diversi ETF, che sottendono settori, asset e geografie differenti. Ve ne sono a distribuzione e ad accumulo. Approfondite qui;

  6. Tassazione: se utilizzate un broker che non sia la vostra banca, vi sono due tipologie di broker: sostituti di imposta e non, ognuno ha dei pregi e dei difetti, a voi la scelta. Ricordate che comunque dovete pagare le tasse sui profitti.


Per approfondire l'argomento consiglio vivamente come fonti


  • YouTube | Pietro Michelangeli: parla di finanza personale e value investing, ovvero l'analisi delle aziende da inserire o meno nel proprio portafogli

  • Blog | Mr. Rip: acronimo di Retire In Progress, ovvero tutto quel movimento che cerca di andare in pensione molto anticipatamente sfruttando risparmio ed investimenti. Blog con molti approfondimenti (inglese) e canale YouTube (italiano) con altrettanti consigli utili.

Step 3: agire


Ora abbiamo davanti a noi il quadro completo. Abbiamo i nostri dati, su chi siamo, quali sono i nostri comportamenti e gli strumenti di base per poter modificare la nostra situazione.


Siamo già a buon punto, i primi passi sono stati fatti, ora bisogna innescare le abitudini che ci aiuteranno ad arrivare dove vogliamo. Cosa fare e quando farlo è davvero troppo personale per poter coprire tutti i casi, ecco però le azioni pratiche che ritengo più utili, confesso che non tutte le cose riesco a farle io stesso, ma sono un buon reminder.


Consigli:


  • Frugalità: primo passo per migliorare le proprie finanze è risparmiare. Risparmiate dove potete, questo non significa comprare cibo di scarsa qualità o precludersi delle esperienze, la mentalità deve essere: "questa cosa mi serve o in realtà non la voglio". Una buona regola di base quando siete indecisi è:

Se costasse 5 volte tanto, la comprerei lo stesso?
  • Aumentare le entrate: se il primo passo è risparmiare, il secondo è guadagnare di più. Certamente con un reddito "basso" sarà difficile creare un fondo di emergenza e impossibile cominciare ad investire. L'idea è quella di avere una/più entrate secondarie;

  • Formazione: è il primo campo sul quale spendere ed investire i vostri soldi, specialmente da giovani e se le vostre competenze non sono altissime;

  • Spreadsheet: tenete traccia di tutto, i dati sono fondamentali. Splitwise è una app che permette di aggiungere spese ed entrate, inoltre vi è la possibilità di estrarre i dati in excel ed aggiungrli al proprio personalizzato. Se preferite utilizzate direttamente excel o il buon vecchio foglio di carta.

  • Conto Separato: create un conto per il vostro fondo di emergenza. Cercate di automatizzare e rendere il più facile possibile questo passaggio. All'opposto, cercate di rendere difficile l'utilizzo di quel denaro. Es. non fatevi dare una carta, potete usare quei soldi solo andando in banca, o sulla pagina web;

  • PAC: iniziate un piano di accumulo, anche con un roboadvisor come Moneyfarm o Tinaba. Hanno spese leggermente più alte, rispetto ad investire individualmente, ma non dovete fare quasi nulla. Moneyfarm permette di automatizzare gli investimenti mensili. Come prima, cerchiamo di facilitare queste abitudini.

Ora?

Spero di avervi fornito qualche nozione base ed essermi insinuato nella vostra curiosità abbastanza da spingervia cominciare!


Approfondite l'argomento perché tutto quello scritto sopra meriterebbe più di un articolo a parte.


Aiutate gli altri ad avere più coscienza del denaro, che deve rimanere un mezzo e non un fine. Per fare ciò, dobbiamo conoscerlo bene.

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