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Fallacie Logiche

  • Immagine del redattore: Marco Medri
    Marco Medri
  • 26 ott 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 26 nov 2022

Fallacia deriva dal latino fallere ovvero, ingannare.

Le fallacie logiche sono degli errori presenti nel ragionamento della persona che sta esponendo la sua tesi. Tali errori fanno sì che il ragionamento sembri essere rigoroso e logico anche se in realtà, non valido.

Precisiamo che con il termine validità si intende la correttezza logica di una argomentazione, cioé come si passa da una argomentazione iniziale alle logiche conclusioni. Con il termine verità, invece, si fa riferimento alla veridicità delle proposizioni stesse.

Perché è importante riconoscere le fallacie logiche?

Saper ricononoscere una fallacia logica è molto importante per due ragioni principali:

  1. non commetterle noi per primi. Commettere questo tipo di errori di ragionamento è molto semplice e non sempre deriva dalla necessità di voler ingannare l'interlocutore. Potrebbe essere colpa di un bias cognitivo, di una nostra disattenzione o di una mancanza di contesto adeguata;

  2. non lasciarci ingannare. Questo tipo di ragionamenti fallaci possono essere utilizzati per manipolarci e persuadere.


Elenco non-esaustivo

Purtroppo ne esistono tante tipologie e varietà, ma vorrei lasciarvi con un piccolo elenco delle più comuni.

  • fallace causale: questo succede quando si fa apparire causa di un evento, qualcosa che non lo è. Capita spesso con due eventi avvenuti uno in seguito all’altro. Si crede quindi che il primo sia causa del secondo senza particolari evidenze;

  • fallacia del giocatore: tendenza a ritenere che un evento sia più probabile, solo perché prima si è verificato qualcosa. Attenzione alla differenza tra eventi indipendenti e dipendenti;

  • argomento Fantoccio: è una fallace logica secondo la quale, in un dibattito, si prende la tesi A di partenza dell'altra persona e la si modifica leggermente creando una tesi B, fantoccio. In genere la seconda tesi è una versione più debole (weak argument) e rimodulata della A. Questo viene fatto perché la tesi B appena creata è più facile da confutare. In realtà, in questo caso non si smentisce mai la tesi A, ma si parla solo della B.

  • piano inclinato: si verifica quando riteniamo che se avviene un evento, allora se ne verificheranno altri con conseguenze peggiori. In realtà non è detto che se succede A allora succederà B. B è solo una delle possibili conseguenze, magari con probabilità davvero basse.

  • ricorso al ridicolo: succede quando si ridicolizza una tesi in assenza, però, di una reale confutazione;

  • falsa pista: capita di sovente quando si inserisce un argomento irrilevante per sviare da quello principale;

  • ad persona: quando si attacca la persona che ha fatto una affermazione invece di confutare l’affermazione stessa;

  • appello alla maggioranza: se la maggioranza la pensa in un certo modo, deve essere vero. Se una cosa è pensata da molti, occorre prenderne atto, ma perché una cosa sia vera, deve essere verificabile e giustificata;

  • falso dilemma o falsa dicotomia: quando le uniche due possibilità sono quelle che cito arbitrariamente, senza prendere in considerazione altre possibilità


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