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Second Brain

  • Immagine del redattore: Marco Medri
    Marco Medri
  • 15 nov 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Man mano che il tempo scorre la possibilità di ottenere informazioni da più fonti, siano esse libri, video, articoli, podcast o corsi vari, diventa sempre più facile.

L'accessibilità non indica, però, che queste conoscenze siano effettivamente in possesso di chi ne abbia accesso.


Una delle skills più ricercate è quella di avere informazioni e di saperle connettere tra loro.

Ecco, questo è esattamente uno degli obiettivi del second brain.


Il second brain è un sistema che una persona mette in piedi per solidificare le informazioni, categorizzarle, connetterle e archiviarle esattamente come le vuole.


L'idea fondamentale è quella di raccogliere tanti diversi mattoncini per poi unirli, creare connessioni non banali tra argomenti, fatti e storie che non sembrano avere un legame.

Alla base del second brain vi è l'idea di costruire una "copia" del nostro cervello che ci aiuti a vivere meglio.


Il nostro cervello come funziona?

Abbiamo nella nostra testa tante piccolo nozioni, tanti piccoli gesti, nomi, fatti e date. Ogni piccola informazione è un blocco che possiamo manipolare e gestire a nostro piacimento. Un second brain effettua esattamente le stesse operazioni che svolge il nostro cervello, tratta ogni informazione con una singola unità per poi unirla alle altre per formare un sistema più grande.


Nella pratica è molto più semplice di quanto non sembri.


Ecco come io ho sviluppato il mio second brain.

Per prima cosa ho scelto un tool, Obsidian (esistono altri software simili ma questo è open source) ed ecco le attività che vi svolgo sopra:


  1. Journaling: tengo traccia di quello che faccio e che avviene nella giornata, quasi tutti i giorni

  2. Quote: annoto le citazioni che più mi piacciono e ritengo più significative

  3. Appunti: appunti su argomenti che mi interessano, finanza, filosofia, programmazione, economia

  4. Riassunti: riassunti di libri o articoli

  5. Programmazione: inserisco le attività che voglio eseguire con diversi frame temporali


Quello che faccio è quindi creare una pagina nuova per ognuna delle attività sopra elencate, poi attraverso l'utilizzo di tag e referenze, Obsidian connects the dots.

I vantaggi di questo tipo di attività sono molteplici:


  • riassumere e riscrivere con parole proprie i vari argomenti porta chiarezza di pensiero e solidifica i concetti;

  • avere tutte le informazioni in un unico posto, accessibile anche offline;

  • riuscire a connettere informazioni più facilmente;

  • avere rapido accesso a quello che ritengo utile riguardo un argomento

  • facilità di condivisione di idee, pensieri e progetti.


Esistono molti altri tool come Readwise che hanno lo scopo di facilitare la presa di informazioni da articoli, epub, kindle ecc. ed il trasporto diretto su Obsidian. Per quello esistono centinaia di video che vi aiuteranno a trovare l'assetto che più vi aggrada.

Potete trovare il concetto anche sotto il nome di Knowledge Management System.


Questo è il mio second brain. Tutti i puntini sono pagine, tag, referenze, link, note, qui vedete come vengono interconesse.

Facendo uno zoom è poi possibile navigare facilmente tra di esse.




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